Adoro la tintura madre di calendula, mi ha aiutata subito dopo il parto, per la ferita e per i capezzoli irritati e ancora ora, per la piccola e i suoi rari episodi di eritema da pannolino.
Per uso esterno, la tintura madre di calendula lenisce e cicatrizza lesioni cutanee (anche piaghe), punture d’insetti, scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni della pelle, ulcere della bocca e gengivite. Viene impiegata con successo per rimarginare eventuali punti del parto e le ragadi al seno della mamma che allatta.
E’ ottima anche per l’eritema da pannolino, causato dal contatto prolungato con urine e feci acide, dall’elevata umidità del pannolino sporco e dal fatto che esso non permette una sufficiente traspirazione della sottile cute del bambino.
Io la uso in quasi tutti i cambi pannolino per prevenzione , diluita, circa 1/10 di tintura e 9/10 di olio di mandorle, metto tutto dentro ad un piccolo dispenser vuoto, così posso portarmelo anche dietro e applico direttamente nella zona interessata dopo aver agitato bene.
Dopo l’applicazione, assicuriamoci che la zona interessata sia completamente asciutta prima di mettere il nuovo pannolino.
I fiori della Calendula Officinalis contengono principi attivi che conferiscono un’azione antinfiammatoria, antisettica, cicatrizzante, rinfrescante ed emolliente.
La calendula è una pianta erbacea annua, che cresce spontanea nei campi e soprattutto nei luoghi erbosi di tutt’Italia, principalmente nelle regioni meridionali.
La tintura madre di calendula si trova facilmente in erboristeria o in farmacia sotto forma di soluzione idroalcolica.
Io consiglio di averla sempre con se 😉
Soffriamo poco di eritemi per fortuna, perchè a casa pratichiamo l’EC ( elimination comunication) ovvero: senza pannolino!